Per monitorare lo stato
della batteria del mio scooter elettrico e per misurare i consumi, ho pensato
di installare una centralina ad hoc. Dopo un po’ di ricerche su internet, ho
individuato come candidato ottimale fra i pochi disponibili il Cycle Analyst
della canadese
eBikes, una piccola azienda
specializzata in prodotti e accessori per bici elettriche. Si tratta di una
centralina che consente di misurare i parametri elettrici (tensione, corrente,
potenza) e, tramite un sensore magnetico, anche la velocita’ del veicolo
elettrico. Grazie a questo, oltre a velocita’ e distanza percorsa, e’ possibile
misurare il consumo in termini di Wh/km (watt-ora al kilometro). I parametri
elettrici vengono misurati con una sonda da interporre fra la batteria ed il
controller, senza modificare l’impianto elettrico. Questa centralina consente
inoltre di limitare la corrente massima erogata dalla batteria e di fissare una
tensione minima al di sotto della quale la batteria cessa di erogare energia.
Va detto che questo compito viene usualmente effettuato dal Battery Management
System (BMS) della batteria. La sonda
comprende uno “shunt” (una resistenza calibrata di piccolo valore utilizzata
per misurare una corrente tramite una misura di tensione ai suoi capi).
L’installazione e’ quindi relativamente semplice, ma richiede qualche
accortezza, dati gli alti valori delle correnti in gioco (fino a 50 A e oltre).
Il Cycle Analyst viene proposto in tre versioni: per essere sicuro di fare la
scelta giusta, ho contattato direttamente la eBikes, che mi ha confermato la
versione Stand-Alone come quella adatto al caso mio. Si tratta infatti di
prodotti destinati essenzialmente a bici elettriche, ma che possono essere
utilizzati anche su mezzi elettrici di piccola potenza. Cycle Analyst costa
circa 150 euro. Ho deciso di installare il Cycle Analyst in modo tale che
potesse essere escluso dall’impianto in modo semplice e veloce: per questo ho
anche acquistato dei connettori identici a quelli gia’ utilizzati per collegare
la batteria al controller. Con qualche ricerca, ho verificato che nel mio caso
si tratta di connettori della americana
Anderson Power Products .
Questi connettori hanno la interessante caratteristica di poter essere
utilizzati indifferentemente come maschio o femmina.
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I connettori maschio-femmina APP |
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Come saldare i connettori APP |
La APP produce una gamma
di connettori progettati ad hoc per veicoli elettrici. Anche questi connettori
si possono trovare su internet al prezzo di circa 6-8 euro la coppia.
Si inserisce quindi la
conchiglia facendo attenzione che le mollette del guscio plastico si blocchino
correttamente sui terminali saldati. Occhio anche a montare i gusci in modo che
la polarita’ dei conduttori sia rispettata alle estremita’ del blocchetto. A questo
punto si interpone il blocchetto fra la batteria ed il controller. Prima di
procedere con l’installazione e’ opportuno che tutto funzioni correttamente: e’
opportuno percorrere qualche km assicurandosi che il blocchetto non si
stacchi, i contatti si dissaldino e che
il blocchetto si surriscaldi: in condizioni di esercizio normali il blocchetto
si scalda leggermente, ma non deve mai scottare (cioe’ deve comunque potersi
toccare con le mani).
Ora si tratta di
posizionare il display in modo che sia facilmente visibile e che i due pulsanti
siano facilmente raggiungibili a mano. Io ho scelto di piazzarlo davanti al
tachimetro dello scooter.
Prima di questa fissare
definitivamente il display controllate che la lunghezza del cavetto da
collegare al blocchetto sia sufficiente a raggiungere il blocchetto stesso;
eBikes produce comunque una “prolunga” da interporre tra blocchetto e display
nel caso in cui la distanza da coprire sia eccessiva. Il passaggio dei cavi
all’interno della struttura dello scooter e’ un’altra operazione un po’
difficoltosa: nel mio caso mi sono servito di un vecchio cavo frizione da moto
a mo’ di sonda.
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Il magnetino incollato sul mozzo |
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La sonda magnetica del tachimetro/contakm |
Passiamo quindi a fissare
il sensore del tachimetro. Il sensore magnetico per il tachimetro e’ stato
progettato per essere utilizzato su bici con ruote a raggi, per cui richiede
qualche adattamento per essere utilizzato su uno scooter con ruote a
razze. Il magnetino va incollato alla
ruota con resina a due componenti, mentre il sensore andra’ fissato alla
forcella con una staffa d’alluminio o simile.
Occhio! La distanza fra
sensore e magnete e’ piuttosto critico e va mantenuta entro i 2 mm. Il
passaggio dei cavi all’interno della struttura dello scooter e’ un’altra
operazione un po’ difficoltosa: nel mio caso mi sono servito di un vecchio cavo
frizione da moto a mo’ di sonda.
L’ultima operazione da
fare e’ inserire nella configurazione di setup del Cycle Analyst la
circonferenza della ruota dello scooter, in modo che lo strumentino possa
misurare correttamente la distanza percorsa; la tecnica “classica” e’ quella di
segnare con il gesso un punto della gomma e misurare sul terreno la distanza
percorsa da una rotazione completa. Se pero’ si dispone di un GPS, e’ possibile
fare una misura di gran lunga piu’ precisa. Nel mio caso (circonferenza
misurata 1512mm) ho ottenuto una precisione migliore dello 0.1%.
Et voila’, la centralina
Cycle Analyst e’ pronta all’uso!